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Monga, torinese, quarantasei anni, arrivato dalla Stampa a Napoli per assumere l’otto luglio del 2010 l’incarico di vice direttore. Monga viene dal nord, Barbano ha radici al sud, per la precisione a Lecce dove nasce nel luglio del 1961 e arriva alla direzione del Mattino il 17 dicembre del 2012.
Perché l’esonero improvviso? Al momento non ci sono versioni, né ufficiali né |
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identità e una qualità riconoscibile a un quotidiano in crisi, con un forte calo di copie, come tutti del resto. L’idea di un giornale di fascia alta con un ruolo nazionale richiedeva investimenti e non tagli; non poteva quindi non entrare in rotta di collisione con il progetto dell’editore di ridimensionare sempre di più il Mattino per farne un giornalino da 25mila copie e 50 redattori. E negli ultimi mesi sono |
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arrivate scelte che hanno reso le distanze incolmabili: accanto alla progressiva riduzione di organico, ad aprile è stato ufficializzato il trasferimento alla torre Francesco al centro direzionale e il 29 maggio è partita la nuova grafica, con intere pagine trasmesse da Roma a Napoli, che sta trasformando il Mattino in una copia minore del Messaggero.
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